Glamour style mood
Glam contemporaneo, opere sartoriali e una identità minimal con accenni retrò per un attico in centro a Verona.
Ristrutturazione a cura dell’arch. Pilippos Phodiadis
Interior Designer Marta Paganotto by Moodesignacademy
Ph Michela Melotti
Nella centralissima Verona, cuore borghese della città che si affaccia sull’Adige, scopriamo un progetto rigoroso fatto di luce e geometrie. Siamo al piano attico di un edificio della metà degli anni ‘50, completamente reinterpretato dallo studio di architettura di Philippos Photiadis di Atene e ristrutturato per dare spazio anche ad una importante collezione di arte. Un progetto in cui si fonde minimalismo di respiro borghese, classicità reinterpretata, ed una strategia legata alla sartorialità artigiana di fornitori locali che hanno realizzano custom made, su disegno personalizzato dell’architetto, gli elementi caratterizzanti il progetto dove il filo conduttore è la boiserie moderna dalle cornici che delimitano gli spazi per l‘inserimento di opere d’autore e scrigni a scomparsa.
La moodboard ed il progetto illuminotecnico sono poi stati affidati a Moodesignacademy che firma la ricerca dei prodotti di arredo e della palette di colori dai toni polverosi ma accesi da bagliori di metallo dorato. E’ cominciato tutto dalla scelta del divano in capitonnè che domina l’ambiente ed impone poi la collocazione di pochi altri oggetti selezionati, riconoscibili e dal riferimento colto. Il tappeto in tonalità rosa cipria delimita uno spazio in cui si esprimono tavolini dal mood retrò in vetro fumè. Un secondo divano, morbido come un abbraccio, è stato invece pensato per un angolo più privato, dedicato al relax e alla lettura. Tende abbondanti per filtrare la luce, forme e tessuti avvolgenti per gli imbottiti, vibrazioni di marmo per la scelta del tavolo fanno da cornice ad uno scenario che rispetta la memoria del luogo, reso ancor più raffinato dal pavimento in legno a doghe posato a spina di pesce.
Il tocco finale delle scelte decorative, ispirate ad una linea decò, sono invece da attribuire alla sofisticata eleganza della padrona di casa che abbraccia, nella camera padronale, anche toni decorativi dai pattern geometrici.
Architettura, interior design ed arte, una relazione dinamica che apre un dialogo dalle proporzioni perfette e dall’inconfondibile segno di stile.